TESTIMONIANZE

la mia storia

Messaggio Da Admin il Sab 21 Giu 2008 - 13:39
tempo fa scrissi la mia storia di alcolista.................
la posto come mia testimonianza,e per ricordarmi come ero e come sono OGGI,
serene 24
franky alcolista anche oggi sobrio


ciao ragazzi ,dopo circa due mesi che sono qui con voi(e mi sembra una vita),ho pensato di parlarvi di me,dei miei problemi passati e di quelli ancora presenti.scoprire quante somiglianze spicologiche ci possono essere tra noi.
ho accettato di essere alcolista quasi tre anni fa.precisamente il 9 luglio 2005 alle ore 6,00.
ritornando indietro nella mia vita è difficle capire quando da bevitore sociale sono passato ad essere alcolista.
in casa abbiamo sempre avuto l'abitudine a bere vino a tavola,da buoni italiani.
con il senno di poi ,credo che la causa scatenante(non unica)sia stata la scopert della malatia di mio padre.
giugno del 1983,dopo svariati esami (mio padre continuava a dimagrire ed era svenuto piu volte nel arco di pochi mesi) ,scoprii che dalle lastre aveva provbbilmente un tumore polmonare.notizia tremenda per me (dovevo anche nasconderla).
in quel periodo avevo 31 anni e mio padre 57.ero diventato completamente ateo ed ero pieno della mia onnipotenza.culturale(campo medico) ed economica.feci tutto il necessario per fare guarire mio padre,nonostante sapessi che aveva un carcinoma polmonare.miglior chirurgo,miglior oncologo privato ec ec.mio padre si era affidato completamente a me.ero il suo unico figlio ed avevo le conoscneze giuste per curarlo.
in breve...per essere al altezza della situazione cominciai,senza forse accorgermi di abusare di alcol a qualsiasi ora,benzodiazepine e antidepressivi(me li procuravo senza problema nel ambiente) .tutto in un cotail miciadiale.
come logica ,mio padre morì nel marzo 1985 tra le mie braccia,implorandomi di salvarlo.
bestemiai il nome di un dio in cui non credevo piu.
continuai la mai vita alcolica e farmaco dipendente per oltre 25 anni.cadendo sempre piu in basso.
piu stavo male ,piu aumentavo le mie "sostanze".la colpa di tutto era sempre degli altri naturalmente.e la mia ansia ed attachi di panico aumentavano con l'aumentare delle mie libagioni.cominciai anche ad avere problemi di lavoro nella multinazionale dove lavoravo(e non facevo piu passi avanti in ca rriera.
nel frattempo avevamo avuti due figli.quindi nati nel pieno del problema.
non hanno avuto un padre degno di questo nome fino al 2005,ormai grandi.
salto al ultimo periodo della mia vita attiva.
dato le dimissioni dal lavoro,dopo avere piu voltre rischiato di ammazzarmi in auto,cominciai un attività in propirio(follia per un alcolista).
nel 2005 mia moglie ,consigiata da nostra figlia chiese la separazione.nel frattempo mi ero ammalato di cirrosi e fui ricoverato.mi disintossicarono e mi dissero che se continuavo a bere non sarei arrivato al anno nuovo(nel agosto).avevo appena smesso,accettando il fatto del mio problema e poco dopo entrai in alcolisti anonimi.
il resto è cronaca recente.non ho dovuto fare il trapianto e il mio fisico ha recuperato miracolosamente.cosi come la mia vita di coppia è rientrata nella normalità dopo una separazione effettiva di otto mesi. ho chiuso l'attività ed ho ripreso il vecchio lavoro (a ben piu modesti livelli).
i figli (ringrazio il mio dio)stanno recuperando il proprio padre.
perchè tutto questo?
perchè ero un vizioso?
o perchè avevo dei disturbi nella personalitò?
rispetto ad altri con le stesse problematiche,ho solo usato un mezzo diverso che non sia le droghe,la bulimiai)anoressia,il gioco ecc ecc.
non credo che questa storia simile a tante altre debba servire per fare cambiare idea a chi ha problemi.noi non facciamo prevenzione ,ma ci occupiamo del alcolista.o,come in questo sito,di chi ha genericamente disturbi della personalità.
per sentire la mia esperienza e vedere se in essa ci possa essere qualcosa di utile per la propria salvezza.grazie e scusate il mio romanzo kilometrico
serene 24 franky alcolista anche oggi sobrio

corraggio di cambiare

Messaggio Da emilio55 il Gio 8 Mag 2008 - 16:13
Mi ricordo ancora la prima volta quando entrai in A.A, e per la prima volta in vita mia ho cercato di fare quello che era giusto per me.Il ricordarmi i dubbi che mi assalivano al solo pensiero di potercela fare,e stare lontano dalla sostanza,anzi pensavo di non cominciare affatto questo percorso, che per me era impossibile.
Ora so che se avessi rinunciato a provare questo percorso,avrei sicuramente perso tutto quello che ora ho,e mi domando quanto e' stato importante fare certe scelte,e di quanto possono incidere sul resto delle mie 24 ore.
Prima di arrivare a capire,ero preso dall'ostinazione da non accorgermi di quanto lontana e insieme vicino fossi il mio benessere,lontano perche' mi chiudevo nel guscio della mia convinzione e ero convinto che non c'era un modo diverso o migliore di vivere le mie 24 ore.
Era vicino perche'in fondo al mio inconscio c'era una piccola consapevolezza e una volonta creata dalla sofferenza a non voler continuare questa tipo vita,quando entrai in A.A cominciai ad'acquisire una piccola certezza che questo tipo di vita si poteva cambiare e imparare a correrre dei rischi,si il rischiare di non bere e aquisire un senso di liberta'.
Ecco ora ho preso una decisione che probabilmente mi cambiera' la vita per sempre,24 ore alla volta,e sono convinto che sia stata una scelta corraggiosa,e' facile dire ho fatto una scelta giusta ma a questa scelta ho dovuto mettere un po' anche di mio,adesso che so che tutto sta andando bene e comincio a trovare le conferme di aver agito nel modo migliore,sento con sempre maggior chiarezza che era questo il mio destino.
Ma cio non toglie che richieda corraggio di lasciarmi tutto alle spalle,senza sapere che cosa mi puo' riservare il mio futuro,e ricordarmi del mio passato come una storia e un capitolo solo da ricordare,e non da vivere.
E' stata una decisione che avrei voluto prendere molto indietro per evitare di avere meno privazioni e schiavitu',e mi rendo conto che piu' aspettavo,piu' difficile diventava perche' inconsapevolmente costruivo un muro intorno a me,cosi faccendo mi evitavo tante esperienze che potevano arricchirmi,mi negavo la gioia di conoscere un mondo diverso,e che esistevano al di la' dei confini dell'alcool dove io mi ero rifugiato.
Ora pensandoci,forse e' solo il mio atteggiamento mentale che non mi portava a rifflettere, e tenere i miei occhi bendati,le scelte che faccio ora tracciano un percorso delle mie 24 ore,e credo fermamente che entrando in A.A ho trovato quel corraggio di cambiare,iniziando quel tracciato che mi conduce ad'avere un senso in questa mia misera e splendita vita.................................................buone 24 ore emilio alcolista sunny
CON L'ALCOOL IN BALLO,NON C'E' SERENITA IN NOI: